Scrittrice e studiosa di letteratura tedesca. Fu tra i
protagonisti della cultura piemontese negli anni fra le due guerre. Per la sua
posizione antifascista e il suo sostegno e attività nel movimento
Giustizia e Libertà, subì il carcere, esperienza di cui raccolse i
ricordi in
Memorie di un'antifascista del 1946, dove ripercorre le
vicende italiane dal 1919 al 1940. Fu in contatto con i maggiori intellettuali
dell'epoca da Croce a Gobetti, da Ruffini ad Antonicelli e Salvatorelli.
Pubblicò nel 1921 il romanzo
Quando non si sogna più e nel
1933 una
Vita di Silvio Pellico , che sono fra i suoi lavori migliori.
Appassionata e profonda conoscitrice della letteratura tedesca, tradusse molti
classici ed elaborò diversi studi critici, fra cui ricordiamo:
Goethe
a colloquio con Schiller (1947) e le biografie
Carolina Schlegel
(1919) e
Bettina Brendano (1928) (Pecetto Torinese 1877 - Torino
1968).